La Giunta Soddu esulta per l'ingresso nel "European family network". Ma quali sono gli “sforzi compiuti per sviluppare e migliorare le politiche per la famiglia”?

Lasciano di stucco e l’amaro in bocca le dichiarazioni del sindaco Soddu e dell'assessora Moroni che annunciano, con tanto di comunicato stampa, che il Comune di Nuoro «entra a far parte dell'European family network grazie alle politiche e buone pratiche contenute nel Piano comunale delle azioni approvato dalla giunta nel 2022», ma omettendo di precisare (e non è cosa di poco conto) che la certificazione è stato rilasciata sulla base di un report autovalutativo redatto dalla stessa Giunta.

Un ingresso, tra l’altro, conseguente all’essere membro del Network nazionale Comuni Amici della Famiglia, network radicato su una visione e un modello di famiglia patriarcale e nucleare (marito, moglie e figli), dove non trovano accoglienza le famiglie monogenitoriali, le coppie di fatto, le famiglie LGBTQIA+. Scelta da noi a suo tempo fortemente contestata e fatta oggetto di una severa interrogazione nella convinzione che l’adesione a qualsivoglia associazione che discrimina e non riconosce i diritti delle diverse formazioni sociali e delle comunità Lgbtqia+ legittima e veicola la diffusione, il rafforzamento di ideologie oscurantiste, integraliste, discriminanti e segreganti.
Posizione che confermiamo oggi con più forza di ieri, a fronte anche di un quadro di alleanze politiche trasversali, non dichiarate ma praticate, che vede pezzi delle formazioni di centrodestra sostenere la Giunta Soddu.

Ciò detto, torniamo su quanto dichiarato dal sindaco e dall’assessora per evidenziare che non si trovano negli atti dell'amministrazione comunale azioni e interventi innovativi, inclusivi, contestualizzati e partecipativi in materia di politiche sociali e familiari
Dalla lettura delle azioni messe in essere dalla Giunta si evince una gestione ordinaria delle risorse, la pianificazione di azioni e interventi consolidati da tempo, l’aumento delle tariffe a domanda individuale (asilo nido, trasporti e assistenza anziani), l’assenza di politiche per contrastare l’emergenza abitativa, per promuovere i diritti dell'infanzia e dell’adolescenza, per favorire la genitorialità, per contrastare fenomeni di segregazione e discriminazione di genere, senza dimenticare che la citta di Nuoro è l’unico capoluogo di provincia che non possiede un servizio di trasporto alunni su scuolabus.

Esemplificativa la reazione di una cittadina al post dell’amministrazione comunale: «è una presa per xxxx? Rette nido da capogiro… centinaia di mail e pec dei genitori a cui nessuno risponde …tari alle stelle… senza nemmeno mezza riduzione per le famiglie numerose…ma chi l’ha fatta questa valutazione ?».

Lisetta Bidoni
Natascia Demurtas
Francesco Guccini
Carlo Prevosto

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