Il governo della città non è un affare privato, né tantomeno una questione di famiglia.
A meno di 10 giorni dall’attribuzione della delega assessoriale “Cultura e turismo” all’ex consigliere Salvatore Picconi, il sindaco Andrea Soddu, chiudendo una crisi interna alla maggioranza avviata oltre sei mesi fa, ha designato il dr. Luciano Boi assessore alla “Programmazione e realizzazione dell'Agenda 2030, Reti intelligenti, Politiche europee e di coesione territoriale, Affari generali”.
Niente da eccepire su Luciano Boi, con un curriculum professionale coerente con le deleghe assegnate, si trattasse di un cittadino qualsiasi, ma è il fratello della consigliera Maria Boi (eletta nelle liste di Italia in comune, ex Integruppo, e oggi passata al gruppo misto).
Un’operazione che lascia interdettə, che conferma una volta di più le nostre preoccupazioni su una gestione opaca, in primis da parte del sindaco, di una vicenda di rilevante interesse pubblico che riguarda il governo della città, e non un affare privato tra il sindaco Andrea Soddu e il presidente del Consiglio comunale Sebastian Cocco.
Non si può far passare sotto silenzio l’ennesimo disinvolto comportamento del sindaco, che vorrebbe far credere prassi ordinaria, un fatto causale, la relazione parentale tra il nuovo assessore e la consigliera comunale. E guarda casa la stessa consigliera che, nelle scorse settimane, ha contribuito al rafforzamento del gruppo Soddu e all’indebolimento del gruppo Italia in Comune, mettendo all’angolo l’Intergruppo.
Lasciamo a chi legge e aə elettorə le valutazioni in merito.
Per noi resta un fatto di estrema gravità sul piano dell’etica politica.
Commenti
Posta un commento