Finalmente un po' di chiarezza: la maggioranza non esiste più. Soddu ne prenda atto.
Finalmente un po’ di chiarezza. A sei mesi dalla conferenze stampa di denuncia tenuta dall’Intergruppo all’ExMè e a trenta mesi dall'inizio della legislatura, gli esponenti di Italia in Comune, Un’altra Nuoro-Un’altra Sardegna e Ripensiamo Nuoro hanno preso le distanze da una esperienza di governo fallimentare, offrendo alla comunità imbarazzanti informazioni sulla gestione disinvolta del potere da parte del Sindaco Soddu.
Confermando quanto noi stiamo dicendo dall’inizio della legislatura, gli ex alleati denunciano il comportamento “inadeguato e inconcludente” di un esecutivo che non è stato in grado di gestire, risolvere e/o portare a termine importanti dossier vitali per la città (Mulino Gallisay, Artiglieria, Anfiteatro, Centro Intermodale, Galleria di Mughina, Pratosardo, Monte Ortobene, Testimonzos e tanti altri).
Un esecutivo che ha fatto danni non applicando il principio della continuità amministrativa per marcare la discontinuità, a prescindere, rispetto alle Amministrazioni precedenti.
Un esecutivo caratterizzato dalla politica dell’immagine e dell’annuncio.
Un esecutivo a lungo paralizzato nell’attesa delle elezioni regionali siciliane che avrebbero dovuto portare il sindaco Soddu al Parlamento Europeo e ridisegnare gli assetti di governo con il riconoscimento di un diverso peso politico alle forze alleate.
Sfumata la partenza a Bruxelles, il sindaco Soddu, in una logica di autosufficienza politica e amministrativa, senza tener conto delle richieste di tre delle quattro liste che lo avevano sostenuto, rilancia e conferma la linea impostata (e accettata) nel 2020: un esecutivo di fedelissime/i e maggioranza consiliare a geometria variabile.
Dissolta la coalizione con cui si era presentato alle elezioni, oggi il sindaco Soddu può contare su 11 consigliere/i dei 24 componenti l’assemblea (9 della lista Andrea Soddu Sindaco e due del gruppo misto) e, all'occorrenza, dell’appoggio di almeno due dei gruppi di minoranza di centro-destra, snaturando il mandato elettorale e il patto assunto con le elettrici e gli elettori.
Per l'ennesima volta Progetto per Nuoro non può che invitare il Sindaco Soddu a prendere atto della realtà, di una debolezza politica e numerica che non gli consentirà di governare la Città come merita, e presentarsi in Consiglio per rassegnare le proprie dimissioni.
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