Sulla manifestazione del 12 marzo a Oristano
ll 12 marzo anche Progetto per Nuoro è sceso in piazza ad Oristano per rivendicare il diritto alla salute e per chiedere servizi sanitari di qualità.
E con Progetto per Nuoro rappresentanti di comitati di base, movimenti e gruppi politici, dirigenti sindacali, amministratori e amministratici, vescovo, operatori e operatrici sanitarie e centinaia di cittadine e cittadine, provenienti da tutte le parti della Sardegna.
Tanta gente per chiedere all'assessore Nieddu e al presidente Solinas rispetto e attenzione per il centro Sardegna, come hanno urlato le tante persone che si sono alternate al microfono, distinguendosi tutte per la qualità e lo spessore degli interventi, di denuncia e di proposta, indicando i percorsi da seguire per tutelare il sistema sanitario territoriale ed ospedaliero, per garantire una assistenza universalistica ed equa.
Progetto per Nuoro ancora una volta è stata protagonista della protesta e della mobilitazione lavorando attivamente con il Coordinamento Sanità Sardegna Centrale, dando voce ad un territorio trascurato e abbandonato, denunciando chi avrebbe dovuto rappresentarlo e difenderlo, evidenziando le responsabilità dei diversi attori politici.
Come ha ben espresso dal palco di Piazza Roma la nostra portavoce, d.ssa Rosa Maria Caliandro, la quale con un intervento ricco e appassionato ha saputo rappresentare il lavoro di studio, analisi e ricerca sullo stato della sanità sarda condotto dal gruppo di lavoro di Progetto per Nuoro e indicando cosa fare per portare a soluzione le criticità, le disfunzioni rilevate e più volte denunciate sia sugli organi di stampa sia nelle sedi istituzionali competenti.
INTERVENTO DI ROSA MARIA CALIANDRO
Oggi, il nostro pensiero va alle donne e agli uomini, ai bambini e alle bambine dell’Ucraina e agli abitanti dei territori di Chernobyl che solo ora cominciavano a riprendersi dal disastro nucleare del 1986.
E lo voglio rappresentare con le parole di Gino Strada: «Tutte le guerre sono sbagliate perché aggiungono sofferenza. La tragedia delle vittime è la sola verità della guerra».
Progetto per Nuoro nasce per dare voce ai cittadini e alle cittadine che si sentono poco rappresentate, occupandosi da subito della emergenza sanitaria a Nuoro e nelle zone interne della Sardegna.
Ricordo che la legge istitutiva del Sistema Sanitario Nazionale è del 1978, e fu frutto delle lotte e dell'ampia partecipazione di tutte le rappresentanze politiche, istituzionali e non della nostra società. Anni importanti che videro il varo in Italia di leggi sui diritti civili e sociali.Prima del 1978 l'assistenza in Italia era erogata da vari enti mutualistici e l’accesso alle cure non era garantito a tutti e non era gratuito.
Il nostro SSN, basato sui principi della SOLIDARIETÀ, UNIVERSALITÀ e EQUITÀ, ha portato l’Italia ad essere ai primi posti per qualità dell'assistenza nel mondo e la nostra popolazione ad essere fra le più longeve. Purtroppo, negli anni abbiamo assistito ad un progressivo snaturamento soprattutto nei principi di universalità e equità: introduzione dei ticket, chiusura dei piccoli ospedali, liste di attesa, depotenziamento della assistenza territoriale.
La delega alle regioni, con la riforma del titolo V della costituzione, ha aggravato il divario fra regioni ricche del Nord e regioni del Sud, fra regioni che potevano offrire una assistenza sanitaria più complessa per la presenza di molti presidi sanitari e di alta specialità e regioni ad offerta sanitaria più ridotta, aumentando così la migrazione sanitaria dal sud al nord.
La nostra regione, che ha autonomia sostanziale nella gestione finanziaria della sanità, elemento questo che avrebbe richiesto un impegno maggiore e più efficace nella tutela del diritto alla salute dei cittadini sardi, sta invece sottraendo risorse pubbliche a favore della sanità privata (vedi finanziamenti al Mater Olbia). Vengono messi in essere meccanismi altamente dispendiosi contrabbandati come efficientismo e si lasciano in totale abbandono interi territori.
A conferma di quanto appena detto, gli esiti di una recente indagine epidemiologica, condotta dalla sezione sarda dei Medici per l'Ambiente, che evidenzia come la mortalità per malattie cardiocircolatorie, dell'apparato digerente, neuro degenerative e per tumori nella ASL di Nuoro sono superiori alle altre Asl. E le donne muoiono del 40% in più per tumore.
Progetto per Nuoro pensa che la deriva vada fermata e individua ambiti di intervento di assoluta priorità, necessari per impedire che le politiche messe in essere da questa amministrazione regionale possano ulteriormente peggiorare lo stato della sanità in Sardegna:
- Programmazione e pianificazione dei servizi ospedalieri e territoriali in parallelo perché l'una condiziona l'altro.
- Copertura delle piante organiche.
- Abbattimento delle liste di attesa
- Ripresa immediata delle attività di screening.
- Miglioramento dell'organizzazione del lavoro sottraendo i medici dal gravoso lavoro burocratico.
- Garanzia della assistenza ai malati cronici presso il domicilio.
- Presa in carico dei cittadini affetto da disagio mentale che sono ancora stigmatizzati e per i quali l’accesso alle cure e alla riabilitazione sono spesso negate e le cui famiglie sono lasciate sole così come quelle dei portatori di handicap. Chiediamo quindi che finalmente sia messo al centro del percorso di cura il malato.
Progetto per Nuoro mette a disposizione dei territori, del Comitato e dei decisori politici i documenti elaborati, ricchi di proposte serie, concrete e risolutive.
Commenti
Posta un commento