Emergenza sanitaria: dalle Istituzioni un silenzio assordante

Il 22 febbraio scorso, presso il Teatro Eliseo, si è tenuto il Consiglio comunale “aperto” dedicato all’emergenza sanitaria nel nuorese, alla presenza di parlamentari e consiglieri regionali del territorio, dei vertici dell'ATS, delle rappresentanze delle associazioni dei malati e di alcuni sindaci del territorio, con il Presidente Sebastiano Cocco e il Sindaco Andrea Soddu a fare gli “onori di casa”.
Un’occasione di dibattito e confronto sulle tante criticità nella gestione dell'emergenza sanitaria e sullo stato della sanità nuorese, è stata trasformata – con esclusione di alcuni interventi critici – in una passerella di ringraziamenti e rassicurazioni, con i vertici delle Istituzioni intenti a illustrare, con numeri e percentuali, le misure adottate e/o da adottare per contrastare il virus, per correggere le disfunzioni, per potenziare i servizi, lasciando intendere che il peggio fosse passato e che mai più avremmo assistito alla vergogna di un sistema sanitario disorganizzato.

Rassicurazioni presto smentite dalle resse degli ultraottantenni (e non) ammassati davanti all'ingresso della palestra dell'Istituto Ciusa in attesa della vaccinazione (22, 23 e 24 marzo), dalle ambulanze ferme di fronte all’Ospedale San Francesco di Nuoro con pazienti Covid in attesa di ricovero (1 e 4 aprile), tra i quali un'anziana donna costretta per trenta ore in ambulanza, dal vaccino rinviato per 192 pazienti fragili tra malati oncologici, ematologici e dializzati (3 aprile), dalla chiusura dell'hospice (2 aprile), dai tanti Comuni ancora privi di medici di base. Senza contare i tanti, di età compresa tra i 50 e gli 80 anni, vaccinati a scapito degli over 80 e dei pazienti fragili.

Ad oggi, a parte asettiche comunicazioni sulle dosi di vaccino somministrate, non si hanno informazioni certe sul numero dei positivi, dei ricoverati e dei decessi da Covid-19. Un silenzio assordante. Mentre il passa parola e le testimonianze sui social raccontano di una sanità allo sbando, di interi nuclei familiari in quarantena, di almeno due decessi al giorno, di pazienti non-Covid trascurati, di reparti Covid pieni.

Nella nostra comunità cresce il disorientamento, la preoccupazione, la paura, l’indignazione e la rabbia.
Non è ammissibile che le autorità competenti non forniscano il quadro completa della situazione, che la comunità sia tenuta all'oscuro sull'andamento del contagio, dell'emergenza sanitaria e sullo stato dei reparti del San Francesco e dello Zonchello.

Progetto per Nuoro invita i vertici politici e sanitari, a partire dal Sindaco Soddu e dall'assessore regionale alla sanità Nieddu, ad adempiere con fermezza e serietà ai propri doveri istituzionali.

Progetto per Nuoro, nell’invitare la cittadinanza a segnalare fatti di malasanità (progettopernuoro@gmail.com; 389-7833565), continua il proprio impegno nella difesa del diritto alla salute, del diritto ad un adeguato trattamento sanitario e alla corretta informazione.

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