Ennesimo schiaffo alla Sardegna: la nostra isola esclusa dagli incentivi per sostenere il trasporto delle merci

II ministero delle Infrastrutture del capo della Lega Salvini con decreto n. 166 dell’11 ottobre 2023 ha disposto le modalità di ripartizione ed erogazione di contributi a sostegno del trasporto merci. Beneficiarie dell’intervento saranno Friuli Venezia Giulia, Veneto, Liguria, Toscana, Lazio, Campania, Puglia e Sicilia. La Sardegna esclusa, parrebbe, per la sua condizione di insularità e di non essere collegata con le altre regioni da una rete stradale. Infatti il provvedimento, finalizzato a «decongestionare la rete viaria e ridurre l'impatto del trasporto di merci su gomma», non contempla le rotte da e per la Sardegna.

Che senso ha avuto applicare per legge il concetto di «insularità» alla Sardegna se poi lo si ignora nel momento in cui si erogano contributi per sostenere gli onerosi costi del trasporto merci in campo nazionale? Ci sono nell’isola merci che vengono trasportate che costano meno del loro trasporto (vedi il feldspato di Orani) ed è pertanto essenziale un supporto economico che metta l’economia della Sardegna in condizioni di competere paritariamente.

I sardi sopportano costi delle merci maggiori del resto del paese, costi per i viaggi che non tengono conto del concetto di continuità territoriale. Il Governo ignora i nostri gravi problemi nel trasporto aereo passeggeri e merci, costoso e assolutamente insufficiente ai bisogni civili e della nostra economia. Che fanno il governo regionale del governatore Solinas e le rappresentanze parlamentari di Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia? Dormono o pensano di continuare a propagandare grandi risultati che non si vedono?

Manca completamente la tutela della Sardegna in Regione e nel parlamento nazionale. Le esigenze dell’isola non hanno trovato risposte decenti in Europa, a differenza di altre realtà insulari, con una disparità di trattamento vergognosa. Il nostro parlamento non è riuscito nemmeno a scorporare il collegio elettorale sardo per le elezioni europee dalla Sicilia e così continueremo a non avere rappresentanza nel parlamento europeo.

Speriamo e chiediamo ai sardi una forte mobilitazione perché non si realizzi l’ennesima beffa sul trasporto merci, e chiediamo alla rappresentanza politica regionale e nazionale un sussulto di dignità perché si reagisca a questo schiaffo che continuerebbe ad emarginare l’Isola dal Paese.

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