L’odissea sanitaria di una donna nuorese di 72 anni. Un esempio amaro e inaccettabile di sanità pubblica.
L’odissea sanitaria di una donna nuorese di 72 anni. Un esempio amaro e inaccettabile di sanità pubblica.
“Nave senza nocchiere in gran tempesta” è la giusta definizione data al nostro sistema sanitario da una paziente, che ha vissuto e sta vivendo sulla propria pelle un grave e ingiustificabile episodio di malasanità.
La signora C.M.C. di anni 72, residente a Nuoro, da tempo sofferente di problemi cardiocircolatori, circa due settimane fa ha avuto un episodio di angina pectoris. Per evitare il tunnel delle liste di attesa della sanità pubblica, la signora prenota presso un privato la visita cardiologica prescrittale dal medico di base, il cardiologo la visita e richiede una “angio tc coronarica”.
La signora C.M.C. telefona al CUP regionale, che le propone l’ospedale Binaghi di Cagliari per il giorno 10 novembre 2023 alle ore 16:30.
Venerdì 10 la signora alle ore 16 arriva al Binaghi, paga il ticket, ma ecco sopraggiungere il medico in servizio che le comunica che “nel loro ospedale non fanno questo tipo di esame”. L’interessata sbalordita e fortemente contrariata ritelefona al CUP, che le “consiglia” di prenotare all’ospedale Brotzu di Cagliari.
Amareggiata e arrabbiata con 400 chilometri sulle spalle, la signora al rientro a Nuoro ripercorre l’iter: richiesta di nuova impegnativa al medico di base, richiesta al CUP di Nuoro di nuova prenotazione, ma il CUP le “consiglia” di rivolgersi direttamente all’ospedale Brotzu.
La signora chiama il centralino del Brotzu, fa presente che le è stata prescritta una “angio TC coronarica”, il centralino la mette in comunicazione con il reparto di radiologia, il reparto di radiologia la invita a rivolgersi al reparto di cardiologia dello stesso ospedale, il reparto di cardiologia le “consiglia” di “telefonare alla segreteria”, ma alle sue chiamate nessuno risponde.
Il mattino seguente (12 novembre) ricompone lo stesso numero e le viene “consigliato” di chiamare il reparto di radiologia perché in cardiologia le liste di prenotazione sono piene. Seguono numerose altre telefonate inframmezzate da lunghe attese e da poche risposte, tutte insoddisfacenti e inutili.
Solo il 16 novembre, tramite CUP, l’angio TAC coronarica viene fissata per il 15 febbraio 2024 presso l’ospedale Brotzu di Cagliari.
Lo sconforto della paziente è grande, dopo tanti “consigli” e peripezie dovrà attendere ancora 90 giorni per poter effettuare l’urgente “angio tc coronarica”.
Un episodio che si commenta da solo, un grave disservizio, che lede il diritto alla salute di una cittadina affetta da una seria patologia, che necessita di accertamenti urgenti e immediati.
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