I vertici dell'ASL strumentalizzano l'incontro in Prefettura per annunciare un'intesa che non c'è e una Consulta che, ad oggi, non esiste

In merito all’incontro, promosso dal Prefetto dr. Dionisi e finalizzato ad un confronto tra le istanze dellə cittadinə, dellə rappresentati delle associazioni dellə malatə e dei comitati per la difesa del Sistema Sanitario Nazionale e i vertici dell’ASL n. 3 di Nuoro, preme precisare che quanto riferito alla stampa dalla Direzione ASL non corrisponde al vero.

In particolare, si evidenzia che non è stata costituita alcuna Consulta
Il DG dottor Cannas ha semplicemente invitato le associazioni ad iscriversi agli appositi albi, titolo necessario per poter entrare a fare parte di una eventuale (costituenda!) consulta, dimenticando, forse, che molti di noi sono movimenti di base, nati per denunciare lo stato disastroso in cui versa il sistema sanitario sardo e per sollecitare la politica a tutelare il diritto alla salute delle cittadine e dei cittadini, e non certo per costituirsi in associazione di fatto.

Nel corso dell’incontro tutte le associazioni hanno segnalato gli innumerevoli problemi e le tante difficoltà che ogni giorno lə malatə devono affrontare nel loro percorso di diagnosi e cura: l'assenza di medicə di medicina generale e pediatrə su ampi territori, le lunghe liste d'attesa, la carenza di ore di specialistica ambulatoriale, la carenza di riabilitazione, la necessità di spostarsi verso presidi lontani centinaia di chilometri per eseguire una visita specialistica o un esame strumentale, la migrazione sanitaria, la realizzazione dei PDTA per le malattie croniche e neurodegenerative e tanto altro.

A queste denunce non sono seguite da parte della direzione strategica dell'azienda riposte risolutive, ma solo la sottolineatura che la gran parte dei problemi segnalati è legata alla carenza di personale, cui si sta cercando di dare riposta con nuovi e diversi modelli organizzativi.

Riposta deludente, che ci ha lasciato con l’amaro in bocca e con la certezza che bisogna ancora aspettare per vedere un miglioramento dei servizi sanitari.

Abbiamo la consapevolezza che un Direttore Generale non può risolvere problemi che attengono a livelli più alti, regionale o nazionale, come ad esempio la carenza del personale. 
È pur vero che la carenza di personale sanitario e in particolare di alcune specializzazioni interessa tutto il territorio nazionale, ma mentre in alcune regioni si riesce a garantire i Livelli Essenziali di Assistenza, la Sardegna rimane una delle quattro regioni italiane dove i LEA non sono stati garantiti. In Sardegna il problema è la qualità della classe dirigente e della politica che, a nostro giudizio, non è capace di dare risposte ai problemi che vivono lə cittadinə.

Un incontro, che doveva segnare l’avvio di una leale collaborazione, si è rivelato per noi una grande delusione, mentre per i vertici della ASL è stata occasione di strumentalizzazione facendo credere all'opinione pubblica di aver raggiunta un’intesa - che non c’è stata - con lə rappresentati delle associazioni dellə malatə e dei comitati per la difesa del SSN.

Commenti