Un Giunta senza maggioranza, guidata da un sindaco con la valigia in mano. Nuoro non merita altri due anni di tattiche politiche personalistiche.
L’intervista rilasciata dal sindaco Soddu sulla eventualità o meno di una sua candidatura alle regionali di febbraio 2024 non solo non ha dissipato nessuno degli interrogativi che tengono la città prigioniera e sospesa in una crisi politica e amministrativa lunga un anno, ma ha confermato un comportamento politico disinvolto da parte di Andrea Soddu, ampiamente sperimentato e praticato nel corso della consiliatura, che guarda con leggerezza a coalizioni, gruppi, persone appartenenti a schieramenti politici diversi pur di perseguire un personale progetto politico.
Una consiliatura scandita da alcuni fatti di forte impatto e rilevanza politica da consegnare alla riflessione e al giudizio della comunità nuorese:
- Il 25 novembre 2020 il sindaco Soddu nomina una giunta connotata dalla presenza di due rappresentanti di forze politiche che, nell’assemblea civica nuorese, siedono all'opposizione: Filippo Spanu (area PD), ex assessore regionale nella giunta di centro sinistra guidata da Pigliaru; Luigi Crisponi (area Riformatori Sardi), ex assessore nella giunta di centro destra guidata da Cappellacci. «Un'azzardata e spregiudicata operazione politica, una pratica di governo trasformista che non giova né alla città né alla comunità», fu il nostro giudizio all'indomani di quelle nomine.
- Il 3 novembre 2022, nel corso di una conferenza stampa, il c.d. Intergruppo (composto dal presidente del Consiglio comunale Sebastian Cocco, da quattro consiglierə di maggioranza e due di minoranza) denuncia le insufficienze nell'azione e nel metodo di governo della giunta Soddu, nonché la catastrofica gestione di dossier vitali per la città (Mulino Gallisay, Artiglieria, Anfiteatro, Centro Intermodale, Galleria di Mughina, Pratosardo, Monte Ortobene, Testimonzos e tanti altri).
- La prima reazione del sindaco contro i propri alleati è spietata: revoca la delega assessoriale per le attività produttive a Eleonora Angheleddu, "rea" di appartenere al gruppo Italia in Comune; poi lo stesso Soddu avvia un'operazione camaleontica che inizia con l'azzeramento della giunta e la costituzione di un nuovo esecutivo (fuori Filippo Spanu e Luigi Crisponi) - con tre caselle vuote con il fine dichiarato di mantenere il «dialogo aperto e avviare un percorso di ricomposizione» con il gruppo dei "dissidenti" - e prosegue con il completamento della giunta per step, prima Maria Mele (13 gennaio - assessora alle Attività Produttive, Pratosardo, Commercio, Cimitero, SUAP), poi Salvatore Picconi (24 aprile 2023 - assessore alle Tradizioni, Cultura e Radici del territorio, con delega al Turismo) e infine Luciano Boi (30 aprile 2023 - assessore alla Programmazione e realizzazione dell'Agenda 2030, Reti intelligenti, Politiche europee e di coesione territoriale, Affari generali).
- Il 30 aprile il sindaco Soddu certifica la chiusura del dialogo con lə esponenti di Italia in Comune, Un’altra Nuoro-Un’altra Sardegna, Ripensiamo Nuoro, e ufficializza una (non) maggioranza costituita da appena 12 consiglierə su 24.
- Nel corso dell’anno, caratterizzato da immobilismo, dalla sospensione dei lavori delle Commissioni (decadute e non più ricostituite per esclusiva responsabilità del gruppo consiliare Soddu che ad oggi non ha ancora provveduto a nominare lə propriə rappresentatə), dal rallentamento del funzionamento dell’assemblea civica, è emerso con chiarezza, confermando una persistente situazione di confusione politica, che la maggioranza Soddu si regge sull’appoggio di due esponenti della destra, che vanno regolarmente in soccorso della Giunta per garantire il numero legale e dunque la validità dell'assemblea. Per tutte, ricordiamo l’ultima seduta del 28 settembre con solo 13 consiglieri su 24 presente in aula, tra cui - decisiva - l’esponente del Psd’Az.
Una situazione di equilibrismo numerico che non è più tollerabile. È impensabile immaginare di governare per i futuri 24 mesi che ci separano dalle nuove elezioni comunali con una maggioranza risicata, debole, frutto di innaturali compromessi, avendo contro anche tre dei quattro gruppi con i quali a suo tempo il sindaco aveva sottoscritto un programma e ricevuto un mandato elettorale.
Ne è consapevole anche il sindaco Soddu. Non è un caso che, dopo aver mancato l'elezione al Parlamento Europeo, dopo aver visto infrangersi il sogno di subentrare a qualche europarlamentare dimissionario, oggi mostra di non avere mai disfatto le valigie e di essere impaziente di traslocare a Cagliari.
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