Senza più una maggioranza, il sindaco Soddu (ri)gioca la carta degli annunci.
Il 25 maggio, nel corso di una affollata conferenza stampa, alla presenza dell'intera giunta, il sindaco Soddu ha dato il via ad una nuova fase di governo contrapponendo alla frantumazione della sua (ex) maggioranza la cosiddetta politica del fare. Anziché prendere atto e rendere conto alla città della fine di una esperienza di governo e della perdita di tre dei quattro gruppi della sua (ex) coalizione, continuando la collaudata campagna degli ANNUNCI, praticata ampiamente nel corso della legislatura, comunica la notizia del finanziamento di 26 progetti, tra l’altro già ampiamente e più volte annunciato negli ultimi tre anni.
Il sindaco Soddu con grande soddisfazione illustra la natura, la qualità e le dimensione di ciascuno dei 26 progetti, tre dei quali ancora da finanziare, sottolineando la virtuosità progettuale ed operativa, rispetto ad altri, del Comune di Nuoro e lasciando intravvedere una svolta epocale per la nostra città.
Ma a ben guardare si scopre non solo che Nuoro è la municipalità sarda di medie dimensioni che ha ottenuto il più basso finanziamento PNRR, ma anche che gli interventi (in ritardo rispetto alla tabella di marcia) sono opere di riqualificazione, completamento, ristrutturazione, manutenzione straordinaria di immobili, di strutture sportive, di spazi verdi (alloggi ERP, palestre, campo sportivo, parco urbano di Via Olbia, casa della ceramica) oppure di attivazione, dovuta per legge, di servizi digitali (Pago PA, app IO, digitalizzazione avvisi pubblici)
Opere indubbiamente necessarie per preservare il decoro della città e la funzionalità dei servizi, ma ben lontane dal costituire le premesse per una rivoluzione verde, digitale, culturale, come narra il sindaco, e per la rinascita e lo sviluppo economico del territorio.
In otto anni di governo, il sindaco Soddu non è stata in grado di dare risposta a nessuno dei gravi problemi che attanaglia la città ( Pratosardo, Centri commerciai naturali, emergenza abitativa, Testimonzos, Monte Ortobene, spopolamento), di salvaguardare e/o chiudere importanti partite (Mulino Gallisai, ex Artiglieria, ex ESIT, Palazzetto dello sport, scuola forestale), di rafforzare e dare impulso allo sviluppo del sistema territoriale nuorese e tanto meno di ripensare la città e il ruolo della città in termini innovativi, strategici, visionari.
Bene avrebbe fatto il sindaco Soddu a fare un passo indietro, rassegnare le proprie dimissioni, restituire la parola alle elettrici e agli elettori, piuttosto che sopravvivere e galleggiare contando sul sostegno di qualche gruppo consiliare di centro destra collocato virtualmente alla opposizione.
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