Soddu "salvato" da Psd'Az e Forza Italia. La crisi politica dell'ex maggioranza è il risultato del fallimento di sette anni di governo Soddu-Cocco.

Ancora una volta è andata in scena la guerra di logoramento Soddu-Cocco. Mentre la città affonda in un mare di problemi irrisolti, il sindaco Soddu riesce a portare ad approvazione il bilancio consolidato per l’esercizio 2021 entro i termini di legge, avvalendosi del sostegno di tre consiglieri di opposizione, che hanno garantito il numero legale ad un Consiglio povero dell’intero intergruppo e delle altre opposizioni (Lega, PD, Progetto per Nuoro).

Una mossa avventata o una scelta pesante e meditata per ridimensionare le pressioni dei gruppi dissidenti di Italia in Comune, Ripensiamo Nuoro, Un’altra Sardegna Un’altra Nuoro?

Le convulse trattative, che si sono dipanate tra il 23 e il 27 di novembre, hanno portato a un nulla di fatto. Tutti fermi nella trincea di posizionamento, non per una riscrittura del patto elettorale e un rilancio dell’azione di governo - sino ad oggi debole ed inadeguata (valutazione dello stesso intergruppo) -, ma per la spartizione di assessorati e di presidenze, tra rose di nomi che si rimpallano nel tavolo delle trattative.

Il Consiglio comunale di oggi ha certificato il fallimento di sette anni di amministrazione Soddu-Cocco, non più in grado di governare la città, di gestire le conflittualità interne alla coalizione e di concretizzare il programma elettorale.

Riteniamo che il sindaco Soddu, ormai privo di una maggioranza, debba prendere atto della fine del proprio mandato amministrativo, rassegnare le dimissioni e restituire la parola al corpo elettorale.

Se il sindaco Soddu dovesse scegliere di galleggiare con una nuova giunta, frutto di compromessi, di prove di forza e di allargamento a gruppi di opposizione, intrinsecamente debole-non coesa, sarebbe un danno per l’intera comunità nuorese, che attende risposte concrete e la soluzione ai tanti problemi che attanagliano la città.

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