Un doveroso atto di trasparenza è ciò che chiediamo all'assessora Piras e al sindaco Soddu

Chiarezza e trasparenza sono i principi guida di chi amministra la cosa pubblica, in particolare quando fatti ed eventi mettono in dubbio l'imparzialità dell'azione politico-amministrativa.
Esiste un consolidato quadro normativo che impone la pubblicità degli atti e dei provvedimenti e che sancisce il diritto dei cittadini a conoscere, controllare e valutare l'operato di chi amministra.

È dunque doveroso dare risposte chiare a chi, privato cittadino o rappresentante del corpo elettorale, pone interrogativi sull'opportunità o sulla legittimità di atti e provvedimenti.
È compito della politica intervenire tempestivamente e con senso di responsabilità quando viene messa in dubbio l'imparzialità della Pubblica amministrazione, quando è a rischio la fiducia nelle Istituzioni e nell’operato degli amministratori.

Per queste ragioni, interpretando nella pienezza delle sue funzioni il mandato ricevuto dagli elettori, la nostra consigliera Lisetta Bidoni con una puntuale e articolata interrogazione - depositata il 31 maggio -, ha chiesto al sindaco Andrea Soddu e all'assessora Rachele Piras di dare risposta chiare e complete sulle procedure e sulle norme giuridiche applicate per definire il piano di rateazione a beneficio della famiglia Piras, nonché sulla sussistenza o meno delle condizioni di candidabilità, eleggibilità e compatibilità della stessa.

Dopo aver ascoltato con rispetto le doverose dichiarazioni rese dall'assessora Piras nel corso dell'ultimo consiglio - «Non ho mai interferito nelle azioni dell'amministratore della comunione ereditaria. [...] Oggi la mia posizione debitoria è stata interamente stralciata, avendo totalmente adempiuto alle mie personali obbligazioni. Inoltre, il piano di rateazione non è stato chiesto da me e rispetta la normativa vigente» - attendiamo con fiducia di conoscere gli atti che hanno determinato il provvedimento in questione in modo da chiarire una volta per tutte i contorni dell'intera vicenda e ristabilire fiducia nell’operato dell’Amministrazione comunale.

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