Edilizia residenziale pubblica e asili nido: la Giunta vuole "fare cassa" sulla pelle delle famiglie nuoresi
Progetto per Nuoro nei giorni scorsi ha incontrato genitori e nuclei familiari indignati e arrabbiati per l’aumento delle rette degli asili nido e dei canoni di edilizia residenziale pubblica (ERP).
Aumenti consistenti, deliberati e/o disposti dalla giunta Soddu senza il coinvolgimento attivo e partecipato degli interessati, e che la nostra rappresentante in Consiglio Comunale Lisetta Bidoni ha fatto oggetto di apposita interrogazione e ordine del giorno di concerto con la consigliera Natascia Demurtas e il consigliere Carlo Prevosto.
I canoni di locazione degli alloggi di edilizia economica pubblica e gli eventuali aumenti sono disciplinati dalla L.R. n. 76 del 5 luglio 2000, che prevede precise condizioni, tra cui accertamento periodico dei redditi degli assegnatari, abbattimento del canone per vetustà o mancata ristrutturazione degli immobili, comunicazione agli assegnatari del computo analitico alla determinazione del nuovo canone di locazione.
Come una bomba, nel mese di febbraio alle famiglie è arrivata la notifica, a firma del dirigente del settore, dell’aumento del canone di locazione, in alcuni casi decuplicato, a partire dal 1 gennaio 2022.
È necessario sottolineare che interessati all’aumento sono edifici e alloggi ERP ubicati in zone fortemente degradate e trascurate, che da decenni non sono state oggetto dei necessari interventi di cura, manutenzione ordinaria e straordinaria, di ristrutturazione e riqualificazione. E quindi secondo il dettato dalla L.R.76/2000, art. 2 c.8 soggetti non ad un incremento bensì ad una riduzione del canone di locazione.
L'indignazione delle famiglie ha raggiunto livelli di guardia sia per la modalità di comunicazione e il mancato rispetto delle procedure di accertamento dei redditi e di calcolo del nuovo canone sia per la inaccettabile misura degli aumenti.
La giunta Soddu ha il dovere di incontrare ed interloquire con i nuclei familiari interessati per trovare soluzioni condivise e fondate, nel rispetto dei diritti e della dignità delle persone
E noi di Progetto per Nuoro sosterremo e affiancheremo le famiglie nelle battaglie che vorranno intraprendere per la tutela e difesa dei loro diritti.
ASILI NIDO
Per l'amministrazione Soddu i bonus asilo nido, stanziati dall’INPS e dalla Regione a sostegno del reddito delle famiglie per favorire l’abbattimento della retta e l’accesso ai servizi per la prima infanzia, sono stati una ghiotta occasione, come si dice in gergo, per fare cassa.
Con una delibera di giunta del 10 febbraio 2022 le rette per la frequenza degli asilo nido sono state pesantemente innalzate, giustificandole con il miglioramene del servizio e l’azzeramento e/o la riduzione delle quote a carico delle famiglie, e rimodulate da 12 a 4 le fasce ISEE di contribuzione (si vedano le tabelle di contribuzione relative all'anno 2021-2022 e quelle relative all'anno 2022-2023).
La scelta della giunta si è basata sul criterio di considerare nelle disponibilità dell’Amministrazione i finanziamenti INPS e RAS per la prima infanzia. Di fatto contributi a domanda individuale che la giunta ha deciso di utilizzare per organizzare il servizio e su cui parametrare il valore delle rette, senza tener conto della volontà o meno delle famiglie di voler o poter accedere ai contributi.
La giunta, seguendo un ragionamento che dà adito a notevoli perplessità e fa dubitare della liceità e della opportunità del provvedimento, lega l’azzeramento e/o l’abbattimento dei costi a carico delle famiglie al presupposto:
- che tutti i nuclei familiari possano fruire del finanziamento INPS E RAS per l’intero anno educativo;
- che tutti i nuclei familiari ne facciano richiesta;
- che l’INPS e la RAS eroghino per tutti i minori residenti il contributo massimo previsto, compreso per i minori con età superiore ai 36 mesi;
- che le famiglie si facciano carico di anticipare i costi delle rette che dovrebbero essere coperte dal contributo INPS, comprese quelle a basso ISEE, tenute oggi ad una contribuzione di 38 euro mensili e domani ad anticipare 272,72 euro mensili del bonus INPS per minore;
- che le risorse INPS e RAS siano (infinite) sufficienti a coprire per intero i costi delle rette rimodulati sui massimali indicati nelle nuove disposizioni (e di tutti comuni che ne faranno richiesta);
- che il bonus INPS e RAS siano erogati per l’intero anno educativo 2022-2023.
Venendo meno i contributi INPS e RAS, precisa la delibera, saranno ripristinate le tabelle di contribuzione 2021-2022.
È evidente che la proposta della giunta Soddu, finalizzata esclusivamente ad incamerare risorse messe a disposizione dallo Stato e dalla Regione in riposta alla emergenza economica causata dalla pandemia, manca di una visione organica e coerente in grado di dare riposte credibili, nel breve e lungo termine, a sostegno della genitorialità e della maternità.
Alla giunta Soddu non resta altro che trovare, per l’immediato, una soluzione sostenibile dalle famiglie e, per il futuro, la messa in campo di politiche sociali adeguate che possano contare su risorse strutturali (e non effimere) del bilancio, con servizi di qualità ed economicamente sopportabili da tutti i nuclei familiari.
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