Pista ciclabile: la Giunta riferisca in Aula sui ritardi e sulla variante (criticata dallo stesso progettista)
I lavori per la realizzazione della pista ciclabile in città (sostanzialmente un anello che si sviluppa tra Piazza Sardegna, viale Repubblica, via Aosta e viale Sardegna), che si sarebbero dovuti concludere ad ottobre, sono ancora in alto mare, soggetta, tra l'altro, ad una variante di tracciato che sta suscitando notevoli polemiche e preoccupazioni tra i cittadini e gli addetti al lavoro.
Una variante, frutto di una operazione che presenta troppi lati oscuri (attuabilità del percorso all'interno dello Zonchello, accordi con l'Azienda sanitaria, valutazioni tecniche, sostenibilità e sicurezza, nuovi oneri, ecc.), da cui ha preso le distanze con un duro documento lo stesso progettista della pista (si veda l'Unione sarda del 6 dicembre), secondo il quale il nuovo tracciato congestionerà il traffico in viale Repubblica, mettendo a rischio lo scorrimento veicolare e pedonale in condizioni di sicurezza.
La nostra fondata preoccupazione è che l’infrastruttura in via di realizzazione al Quadrivio, la principale porta di accesso alla città, determinerà ingorghi, congestione del traffico, pericoli e notevoli disagi ai pedoni, agli automobilisti e ai ciclisti, con pesanti livelli di impatto ambientale e sociale (inquinamento acustico, inquinamento atmosferico, incidentalità). Esattamente il contrario della tanto invocata mobilità intelligente e sostenibile.
È doveroso da parte del sindaco Soddu riferire in aula e condividere con la cittadinanza le motivazioni e le valutazioni di natura amministrativa e tecnica che hanno determinato la variante del tracciato, il conferimento di incarico ad altro progettista e gli eventuali nuovi oneri a carico dell'Amministrazione, rassicurando che il tutto sia avvenuto nel rispetto delle prescrizioni disposte dal codice della strada e di tutte le altre norme afferenti alla buona progettazione, con particolare riferimento al corretto scorrimento veicolare su viale Repubblica in condizioni di sicurezza e alla necessità di evitare ogni possibile congestionamento su tale arteria, interessata da un flusso veicolare elevato.
Di seguito il testo dell'interrogazione presentata nella giornata di ieri.
Al Sindaco Andrea Soddu
All’Assessore ai lavori pubblici
Oggetto: Interrogazione a riposta scritta – Variante Pista Ciclabile
PREMESSO CHE
Il quotidiano “L’Unione Sarda” del 6 dicembre 2021 riportava alcune dichiarazioni:
- dell’ing. Giovanni Mascia, il progettista della pista ciclabile di Nuoro, in relazione alla variante del percorso, tra le quali «Non vedo proprio di buon occhio questa soluzione: lì bisognerà rivoluzionare tutto, in buona sostanza», «L'ingresso nel giardino del Sanatorio avrebbe decongestionato parecchio il traffico», «Nel mio progetto avevo previsto l'ingresso della pista ciclabile nel parco dello Zonchello, soluzione in grado di garantire un doppio beneficio: evitare di congestionare il traffico in viale Repubblica; offrire quel bel viale alberato dell'ospedale ai cittadini. La circolazione ne risentirà, senz'altro», «Quell'incrocio diventerà un imbuto: è sempre stato problematico, ma ora credo che la situazione possa peggiorare»;
- e della dott.ssa Gesuina Cherchi, commissaria della Assl di Nuoro, “ La scorsa primavera mi è stata prospettata questa eventualità, l'ingresso della pista ciclabile allo Zonchello....ho visto subito che l'intervento sarebbe stato molto invasivo. Comunque, ho passato la palla all'ufficio del Patrimonio aziendale, quindi ad Ats, al commissario Massimo Temussi. In ogni caso, mancava proprio un accordo scritto e gli uffici competenti hanno sottolineato come l'ingresso in una zona delicata come un ospedale fosse impraticabile».
SI CHIEDE
- se il motivo che ha indotto l’amministrazione a procedere ad una variante al tracciato della pista ciclabile risieda esclusivamente nell’impossibilità di attraversare l’area dell’ospedale Zonchello o se vi siano state ulteriori ragioni tecniche che abbiano determinato tale scelta;
- posto che prima di procedere a qualsiasi attività progettuale parrebbe logico e coerente appurare la fattibilità dell’opera che si intende realizzare sotto il profilo delle necessarie autorizzazioni da parte di tutti gli enti e autorità titolate ad esprimersi sull’opera stessa così da evitare problemi e intoppi di carattere burocratico-amministrativo, motivo per cui, prima di procedere alla progettazione della pista ciclabile, non sia stata accertata la concreta attuabilità del percorso all’interno dello Zonchello attraverso una interlocuzione preliminare con la dott.ssa Cherchi e il commissario Temussi, in modo che, qualora si fosse accertato il pregiudizio all’intervento medesimo, si potesse progettare con scelte diverse senza la necessità di una successiva onerosa variante al progetto;
- se sia stato chiarito in modo approfondito il motivo del rifiuto da parte del commissario Temussi all’attraversamento dello Zonchello. In particolare se tale rifiuto sia stato determinato dalla scelta progettuale, ritenuta inadeguata dal commissario, ovvero se sia stata posta una pregiudiziale assoluta a qualsiasi intervento. Tale aspetto merita un chiarimento, considerato che è vero che il comparto dello Zonchello è un’ area delicata, ma è altrettanto vero che una pista ciclabile, in termini generali, non prevede un tracciato invasivo e non provoca danni irreparabili. Per tale ragione si vuole conoscere se vi sia stato un difetto di progettazione eventualmente modificabile alleggerendo l’intervento nell’area Zonchello e mantenendo inalterato il tracciato originario o se, e per quale motivo, sia stato posto un veto insuperabile dal commissario Temussi;
- in quale fase del livello di progettazione, preliminare, definitivo ed esecutivo, è stata comunicata al progettista e all’amministrazione comunale, l’impossibilità di attuare il percorso all’interno dello Zonchello;
- se la modifica del percorso sia stata valutata da un punto di vista tecnico da un esperto del traffico e dei trasporti, secondo le prescrizioni del codice della strada e di tutte le altre norme afferenti alla buona progettazione, con particolare riferimento al corretto scorrimento veicolare su viale Repubblica in condizioni di sicurezza e alla necessità di evitare ogni possibile congestionamento su tale arteria, attualmente interessata da un flusso veicolare elevato;
- di conoscere il nominativo del tecnico progettista della variante al progetto originario, se l’affidamento dell’incarico allo stesso sia avvenuto nel rispetto dei contenuti del codice degli appalti e se la delibera d’incarico e il contratto di conferimento dell’incarico siano stati pubblicati nelle forme di legge nel rispetto della trasparenza degli atti amministrativi;
- che venga presentato in Consiglio comunale il percorso effettivo della pista ciclabile, con l’indicazione planimetrica su foto aerea del tracciato originario e della variante, in modo che sia chiara e comprensibile a tutti l’entità della variante medesima.
Nuoro, 23/12/2021
Lisetta Bidoni
Natascia Demurtas
Carlo Prevosto
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