Minori, disagio giovanile e territorio
I numerosi atti di violenza registrati negli ultimi 12 mesi contro le persone e sulle cose in diversi quartieri cittadini ad opera di gruppi di adolescenti e preadolescenti, non possono essere considerati fenomeni transitori o peggio ancora fisiologici.
Il fenomeno, per le dimensioni assunte, va analizzato e studiato in tutte le sue articolazioni.
Il fenomeno, per le dimensioni assunte, va analizzato e studiato in tutte le sue articolazioni.
La pandemia e le misure restrittive (distanziamento sociale, chiusure delle scuole, dei centri sportivi, dei luoghi di cultura e di aggregazione) hanno fatto esplodere un malessere già diffuso, noto ai docenti, alle operatrici e agli operatori sociali, alle educatrici e agli educatori, ma spesso sottovalutato e non preso in debita considerazione dai decisori politici.
L'aggregazione in bande con esplosioni di violenza di strada è l'aspetto più visibile e sociale del malessere, ma non dobbiamo trascurare la sofferenza psicologica e relazionale, i disturbi nello sviluppo e nel funzionamento psico-relazionale indotti dall’isolamento sociale, dalle restrizioni di opportunità e di esperienze, che potrebbero un domani sfociare nel patologico.
Le misure restrittive hanno posto a dura prova le stesse relazioni familiari. I genitori si sono trovati a gestire quotidianità, lavoro e istruzione dei figli con un carico di responsabilizzazione talmente elevato da provocare un sovraccarico emotivo, che si è espresso sotto forma di stanchezza, fatica e frustrazione, con sensi di colpa, di inadeguatezza, aggressività e fragilità, mettendo in crisi ruolo e funzione genitoriale.
Sulla spinta della gravità e della complessità delle situazioni, Progetto per Nuoro con la sua "Commissione minori" (organo multiprofessionale e multidisciplinare) ha aperto una discussione ed una riflessione ad ampio raggio sulla condizione giovanile e sugli interventi necessari per dare risposte adeguate ai bisogni, al disagio e al malessere.
La Commissione, anche attraverso l'ascolto di testimoni privilegiati (genitori, studenti e studentesse, operatori ed operatrici sociali, docenti, cittadine e cittadini), ha messo a punto un documento con indicazioni e proposte operative utili a promuovere e garantire il benessere e la crescita psicofisica, sociale, culturale, scolastica delle/dei minori.
Il documento è consultabile qui.
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